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TRAMA DELLA CAMPAGNA[]

Prologo (Orchi)

Thrall, figlio di Durotan e giovane capo degli Orchi, si sveglia da un sogno agitato: una visione in cui due eserciti si scontrano sotto un cielo infuocato, dal quale piovono fiamme, mentre un corvo fugge via e si trasforma in un uomo incappucciato, che avverte Thrall di radunare l'Orda e di fuggire al di là del mare. Il giovane capo segue il misterioso Profeta e scopre che i demoni della Legione Infuocata stanno tornando, così decide di ascoltare il consiglio del Profeta. Thrall raduna l'Orda degli Orchi e, dopo aver salvato il suo amico Grom Hellscream, capo del clan Warsong, salpa rubando le navi degli umani.

Umani

Durante una assemblea nella sala del trono della capitale di Lordaeron, un ambasciatore del Kirin Tor avvisa i membri dell'Alleanza di una misteriosa piaga che affligge le terre settentrionali, ma re Terenas preferisce preoccuparsi principalmente dei sempre più frequenti attacchi ai campi di prigionia da parte degli Orchi. Ad un certo punto appare il Profeta, il quale da lo stesso avvertimento: fuggire a Kalimdor prima che sia troppo tardi; re Terenas non lo ascolta e lo fa allontanare, e invia due tra i migliori Paladini, suo figlio Arthas e il leggendario Uther Lightbringer, per sedare le rivolte degli Orchi. Il principe Arthas si dimostra all'altezza del compito, salvando l'indifeso villaggio di Strahnbrad da un malvagio orco schiavista demoniaco e distruggendo un accampamento Blackrock sulle montagne Alterac. Qui sconfigge un mastro d'armi che sacrificava i cittadini catturati a Strahnbrad tentando di evocare dei demoni, ma Uther rassicura Arthas dicendo che gli Orchi si aggrappano a tradizioni morenti e che i demoni sono stati sconfitti molti anni prima. Intanto il Profeta si reca a Dalaran dall'Arcimago Antonidas, che si comporta esattamente come il re nonostante la sua allieva Jaina Proudmoore cerchi di convincerlo ad ascoltare il misterioso individuo. Preoccupato dalla piaga che si sta diffondendo, Antonidas invia Jaina ad investigare, affiancata dal principe Arthas. I due salvano un villaggio da un attacco dei banditi e notano che nella regione sta accadendo qualcosa di strano: il ponte al centro del villaggio è stato distrutto e l'altra sponda è stata conquistata da un esercito di scheletri; Arthas e Jaina scoprono che i Non Morti stanno infettando il grano, e decidono di andare ad Andorhal, il centro di distribuzione delle terre del nord. Qui incontrano Kel'Thuzad, il negromante responsabile della piaga, e dopo un breve inseguimento il principe di Lordaeron riesce a ucciderlo. Continuando la marcia, i due giungono al villaggio di Heartglen, anch'esso sotto attacco dei Non Morti e infettato dalla piaga, i cui effetti trasformano gli abitanti in zombie. Jaina corre a chiedere rinforzi mentre Arthas rimane a difendere la cittadina e a fermare la carovana del grano. Quando ormai il villaggio sembra spacciato, Jaina torna accompagnata da Uther e i suoi cavalieri in soccorso di Arthas, il quale decide di andare a Stratholme a incontrare il comandante del Flagello dei Non Morti, il Signore delle Tenebre Mal'Ganis. Durante il cammino il Paladino riceve la visita del Profeta e lo stesso avvertimento: fuggire da Lordaeron; Arthas rifiuta e decide di rimanere a proteggere la sua gente. Arrivati a Stratholme, Arthas, Jaina e Uther scoprono che tutti gli abitanti sono stati infettati, e il principe decide di sterminarli. Uther non è d'accordo, e Arthas lo solleva dal comando e sospende dal servizio i suoi Paladini accusandolo di tradimento; inaspettatamente, anche Jaina se ne va. Arthas inizia così una macabra competizione con Mal'Ganis: uccidere tutti i cittadini prima che diventino schiavi del Flagello. Il principe prevale, ma Mal'Ganis non sembra contrariato e lancia una nuova sfida: incontrarsi nel gelido continente di Northrend. Arthas accetta e parte con le sue truppe. Frattanto Jaina torna a Stratholme per vedere la strage compiuta da Arthas, e riceve prima la visita di Uther poi quella del Profeta, e decide di ascoltare l'avvertimento di quest'ultimo. Passano sei mesi e Arthas sbarca sulla baia di Daggercap nel Northrend meridionale, dove soccorre un gruppo di Nani guidati dal suo vecchio amico e mentore Muradin Bronzebeard. Insieme i due distruggono una base del Flagello e sopra le fondamenta costruiscono il loro accampamento principale. Dopo poco tempo ricevono la visita di un emissario di Lordaeron, che porta l'ordine di tornare in patria direttamente da re Terenas, su richiesta di Lord Uther. Per fare ciò però, gli uomini devono tornare alle navi; il percorso più sicuro è attraverso le foreste, in quanto le strade che portano alla costa sono in mano ai Non Morti. Arthas e Muradin, aiutati da alcuni mercenari del luogo riescono a farsi strada attraverso le fila dei Non Morti, incendiando le navi. Una volta fatto, Arthas incolpa i mercenari davanti ai suoi uomini e li uccide, convincendo gli uomini a continuare la caccia a Mal'Ganis. Finalmente quest'ultimo sfida direttamente il principe, il quale decide di dare ascolto a Muradin e cercare la leggendaria spada runica Frostmourne, custodita in una antica cripta. I due guidano una piccola spedizione mentre la protezione della base viene affidata al capitano delle truppe di Arthas, e riescono a giungere alla cripta sconfiggendo il Guardiano. Arthas e Muradin trovano la spada, ma l'incisione sul suo piedistallo recita le parole: "chiunque impugni questa lama dovrà sopportare l'eterno potere; come la lama lacera la carne, così il potere deturpa lo spirito"; Arthas decide di ignorarle, accecato dall'odio per Mal'Ganis, ma nel momento in cui prende la spada dal piedistallo ghiacciato, una enorme scheggia di ghiaccio colpisce e uccide Muradin. Il Paladino torna alla base e guida un attacco contro Mal'Ganis, forte del potere della spada. Grazie ad essa riesce facilmente ad avere ragione di Mal'Ganis, ma l'oscuro potere del signore della morte che l'ha forgiata fa impazzire Arthas, il quale comincia a vagare per Northrend abbandonando i suoi uomini. Il principe riesce in qualche modo a tornare in patria, e viene accolto con grandi festeggiamenti dalla popolazione di Lordaeron. Arthas entra nella sala del trono ormai totalmente corrotto da Frostmourne e trafigge suo padre, dichiarando: "Questo regno cadrà, e dalle sue ceneri sorgerà un nuovo ordine che scuoterà le fondamenta del mondo!"



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