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Umani
 
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A Lorderon, regno degli umani, una piaga sta affligendo le regioni settetrionali, e per indigare Re Terenas manda suo figlio Arthas e il suo fidato Paladino Lord Uther. Questi, dopo aver liberato un villaggio dagli orchi e aver sconfitto il Blackrock che tentava di evocare dei demoni, si ritrovano insieme a Jaina Proodmourd, membro del Kirin Tor, anch'essa mandata per indagare. Uther li congeda perché richiamato. I due trovano un villaggio infetto e fanno la conoscenza Kel'Thudas, negromante dei Non-morti, che stava mettendo la piaga in un granaio. Kel'Thudas scappa e loro lo inseguono. Nella strada Arthas trova Il Profeta che lo avverte che l'unica speranza per salvare il suo popolo è andare a Kalindor. Ma Arthas non lo ascolta( cossipure Re Terenas e Lord Anthonidas, capo del Kirin Tor, tempo addietro) dicendo che il suo posto è rimanere per difendere il suo popolo. Arrivano alla base di Kel'Thudas egli gli rileva che è stato lui a creare il Flagello dei Non-Morti, la piaga, ma dice anche che lui è solo un servo di Mal'Ganis, il Signore delle Tenebre, e che ora è nella città di Stratholme. Arthas lo uccide, ma Kel'Thudas avverte che la sua morte non cambierà nulla. Durante il tragitto, incontra un altro villaggio in cui scoprono che il Flagello non serve ad uccidere le persone, ma a trasformarle in Non-morti. Arthas ordina a Jaina di andare ad avvertire Lord Uther e nel frattempo organizza le difese della città. Dopo l'arrivo delle forze di Uther i tre con tutta la fanteria vanno a Stratholme dove scoprono che tutta la popolazione è infetta. Arthas dice che l'unico modo per sarvarle è uccidere, ma Uther si oppone. Athas lo vede come un gesto di tradimento e lo sospende, facendo decidere se rimanere con lui a salvare la patria ad andarsene. Uther, Jaina ed alcuni soldati se ne vanno, ed i restanti uccidono la popolazione. Arthas incontra Mal'Ganis che gli dice che il suo destino è a Northtrend e scompare. Arthas giura che lo seguira fino alla fine mondo e salpa per Northrend. Nel frattempo Jaina vede l'orrore di Stratholme ed incontra Il Profeta, che la avverte che deve andare aldilà del mare, a Kalindor. Arrivato trova il nano Muradin Bronzebeard, suo caro amico, che con la sua spedizione sta cercando una spada runica chiamata Froustmourne. Arthas intuisce che Froustmourne può essere la chiave per sconfiggere Mal'Ganis, per cui lo aiuta nell'impresa. Dopo aver distrutto un avamposto di Mal'Ganis ed averci costruito la base principale, Arthas si allontana per esplorare la zona. Nel frattempo arriva alla base un emissario di Lorderon che porta un ordine dal Re: Lord Uther l'ha convito a rinviare la spedizione(venendola a conoscere tramite Jaina) e di tornare a Lorderon. I soldati arrivano trovando le navi distrutte. Arthas dice che sono stati dei mostri a distruggerli e li uccidono. Ma è una mezza verità: Arthas, venendo sapere dell'ordine, ha assunto dei mercenari per aiutarlo a distruggere le navi, perché senza uomini sarebbe stato impossibile sconfiggere Mal'Ganis. Dal momento che le navi sono distrutte, l'unica cosa da fare è affrontare Mal'Ganis. Stabiliscono una base che nello stesso tempo è vicina alla base di Mal'Ganis ed al portale che porta a Frostmourne. Arthas e Muradin vanno a recuperarla, ma sul piedistallo dove si trova vi è questa iscrizione: "Chiunque impugni questa lama dovrà sopportare l'eterno potere. Come la lama lacera la carne, il potere lacera lo spirito." Muradin capisce che Frostmourne è maledetta, ma Arthas dice che sopporterà qualsiasi maledizione per salvare la sua gente. Impugnando la spada, un fulmine uccide Muradin. Con Frostmourne al suo fianco, si reca da Mal'Ganis, che gli parla, ma Arthas gli dice che ora ascolta solo la voce di Frostmourne. Mal'Ganis gli dice che la voce è quella del Signore Oscuro, che gli parla attraverso la lama e gli chiede cosa gli sta dicendo. Arthas risponde:" Dice che il tempo della mia vendetta è giunto." e uccide Mal'Ganis. Arthas inizia a vagare per Northrend, ascoltando la voce di Frostmourne. Poi ritorna nella capitale di Lorderon ed entra nella sala del trono del padre tra i festeggiamenti del popolo. Qui c'èil fatto più drammatico di tutto Warcraft III inclusa l'espansione: Arthas uccide Re Terenas, suo padre. Poi annuncia:"Questo regno cadrà, e dalle sue ceneri sorgerà un nuovo ordine che scuoterà le fondamente del mondo.".
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A Lorderon, regno degli umani, una piaga sta affligendo le regioni settetrionali, e per indigare Re Terenas manda suo figlio Arthas e il suo fidato Paladino Lord Uther. Questi, dopo aver liberato un villaggio dagli orchi e aver sconfitto il Blackrock che tentava di evocare dei demoni, si ritrovano insieme a Jaina Proodmourd, membro del Kirin Tor, anch'essa mandata per indagare. Uther li congeda perché richiamato. I due trovano un villaggio infetto e fanno la conoscenza Kel'Thudas, negromante dei Non-morti, che stava mettendo la piaga in un granaio. Kel'Thudas scappa e loro lo inseguono. Nella strada Arthas trova Il Profeta che lo avverte che l'unica speranza per salvare il suo popolo è andare a Kalindor. Ma Arthas non lo ascolta( cossipure Re Terenas e Lord Anthonidas, capo del Kirin Tor, tempo addietro) dicendo che il suo posto è rimanere per difendere il suo popolo. Arrivano alla base di Kel'Thudas egli gli rileva che è stato lui a creare il Flagello dei Non-Morti, la piaga, ma dice anche che lui è solo un servo di Mal'Ganis, il Signore delle Tenebre, e che ora è nella città di Stratholme. Arthas lo uccide, ma Kel'Thudas avverte che la sua morte non cambierà nulla. Durante il tragitto, incontra un altro villaggio in cui scoprono che il Flagello non serve ad uccidere le persone, ma a trasformarle in Non-morti. Arthas ordina a Jaina di andare ad avvertire Lord Uther e nel frattempo organizza le difese della città. Dopo l'arrivo delle forze di Uther i tre con tutta la fanteria vanno a Stratholme dove scoprono che tutta la popolazione è infetta. Arthas dice che l'unico modo per sarvarle è uccidere, ma Uther si oppone. Athas lo vede come un gesto di tradimento e lo sospende, facendo decidere se rimanere con lui a salvare la patria ad andarsene. Uther, Jaina ed alcuni soldati se ne vanno, ed i restanti uccidono la popolazione. Arthas incontra Mal'Ganis che gli dice che il suo destino è a Northtrend e scompare. Arthas giura che lo seguira fino alla fine mondo e salpa per Northrend. Nel frattempo Jaina vede l'orrore di Stratholme ed incontra Il Profeta, che la avverte che deve andare aldilà del mare, a Kalindor. Arrivato trova il nano Muradin Bronzebeard, suo caro amico, che con la sua spedizione sta cercando una spada runica chiamata Froustmourne. Arthas intuisce che Froustmourne può essere la chiave per sconfiggere Mal'Ganis, per cui lo aiuta nell'impresa. Dopo aver distrutto un avamposto di Mal'Ganis ed averci costruito la base principale, Arthas si allontana per esplorare la zona. Nel frattempo arriva alla base un emissario di Lorderon che porta un ordine dal Re: Lord Uther l'ha convito a rinviare la spedizione(venendola a conoscere tramite Jaina) e di tornare a Lorderon. I soldati arrivano trovando le navi distrutte. Arthas dice che sono stati dei mostri a distruggerli e li uccidono. Ma è una mezza verità: Arthas, venendo sapere dell'ordine, ha assunto dei mercenari per aiutarlo a distruggere le navi, perché senza uomini sarebbe stato impossibile sconfiggere Mal'Ganis. Dal momento che le navi sono distrutte, l'unica cosa da fare è affrontare Mal'Ganis. Stabiliscono una base che nello stesso tempo è vicina alla base di Mal'Ganis ed al portale che porta a Frostmourne. Arthas e Muradin vanno a recuperarla, ma sul piedistallo dove si trova vi è questa iscrizione: "Chiunque impugni questa lama dovrà sopportare l'eterno potere. Come la lama lacera la carne, il potere lacera lo spirito." Muradin capisce che Frostmourne è maledetta, ma Arthas dice che sopporterà qualsiasi maledizione per salvare la sua gente. Impugnando la spada, un fulmine uccide Muradin. Con Frostmourne al suo fianco, si reca da Mal'Ganis, che gli parla, ma Arthas gli dice che ora ascolta solo la voce di Frostmourne. Mal'Ganis gli dice che la voce è quella del Signore Oscuro, che gli parla attraverso la lama e gli chiede cosa gli sta dicendo. Arthas risponde:" Dice che il tempo della mia vendetta è giunto." e uccide Mal'Ganis. Arthas inizia a vagare per Northrend, ascoltando la voce di Frostmourne. Poi ritorna nella capitale di Lorderon ed entra nella sala del trono del padre tra i festeggiamenti del popolo. Qui c'è il fatto più drammatico di tutto Warcraft III inclusa l'espansione: Arthas uccide Re Terenas, suo padre. Poi annuncia:"Questo regno cadrà, e dalle sue ceneri sorgerà un nuovo ordine che scuoterà le fondamente del mondo.".
   
 
Non-morti
 
Non-morti

Versione delle 23:09, 18 giu 2010

WARCRAFT III: THE REIGN OF CHAOS

TRAMA DELLA CAMPAGNA

Prologo degli Orchi

Thrall, capo dell'Orda degli Orchi, dopo uno strano sogno incontra Il Profeta che predice che la Legione Infuocata sta tornando e che la sua unica per il suo popolo per sopravvivere è lasciare la sua terra(Lorderon) per andare a Kalindor, aldilà del mare. Thrall raduna l'Orca degli Orchi, e dopo aver salvato il suo amico Grom Hellscream, capo del clan Warsong, salpa rubando le navi degli umani.

Umani

A Lorderon, regno degli umani, una piaga sta affligendo le regioni settetrionali, e per indigare Re Terenas manda suo figlio Arthas e il suo fidato Paladino Lord Uther. Questi, dopo aver liberato un villaggio dagli orchi e aver sconfitto il Blackrock che tentava di evocare dei demoni, si ritrovano insieme a Jaina Proodmourd, membro del Kirin Tor, anch'essa mandata per indagare. Uther li congeda perché richiamato. I due trovano un villaggio infetto e fanno la conoscenza Kel'Thudas, negromante dei Non-morti, che stava mettendo la piaga in un granaio. Kel'Thudas scappa e loro lo inseguono. Nella strada Arthas trova Il Profeta che lo avverte che l'unica speranza per salvare il suo popolo è andare a Kalindor. Ma Arthas non lo ascolta( cossipure Re Terenas e Lord Anthonidas, capo del Kirin Tor, tempo addietro) dicendo che il suo posto è rimanere per difendere il suo popolo. Arrivano alla base di Kel'Thudas egli gli rileva che è stato lui a creare il Flagello dei Non-Morti, la piaga, ma dice anche che lui è solo un servo di Mal'Ganis, il Signore delle Tenebre, e che ora è nella città di Stratholme. Arthas lo uccide, ma Kel'Thudas avverte che la sua morte non cambierà nulla. Durante il tragitto, incontra un altro villaggio in cui scoprono che il Flagello non serve ad uccidere le persone, ma a trasformarle in Non-morti. Arthas ordina a Jaina di andare ad avvertire Lord Uther e nel frattempo organizza le difese della città. Dopo l'arrivo delle forze di Uther i tre con tutta la fanteria vanno a Stratholme dove scoprono che tutta la popolazione è infetta. Arthas dice che l'unico modo per sarvarle è uccidere, ma Uther si oppone. Athas lo vede come un gesto di tradimento e lo sospende, facendo decidere se rimanere con lui a salvare la patria ad andarsene. Uther, Jaina ed alcuni soldati se ne vanno, ed i restanti uccidono la popolazione. Arthas incontra Mal'Ganis che gli dice che il suo destino è a Northtrend e scompare. Arthas giura che lo seguira fino alla fine mondo e salpa per Northrend. Nel frattempo Jaina vede l'orrore di Stratholme ed incontra Il Profeta, che la avverte che deve andare aldilà del mare, a Kalindor. Arrivato trova il nano Muradin Bronzebeard, suo caro amico, che con la sua spedizione sta cercando una spada runica chiamata Froustmourne. Arthas intuisce che Froustmourne può essere la chiave per sconfiggere Mal'Ganis, per cui lo aiuta nell'impresa. Dopo aver distrutto un avamposto di Mal'Ganis ed averci costruito la base principale, Arthas si allontana per esplorare la zona. Nel frattempo arriva alla base un emissario di Lorderon che porta un ordine dal Re: Lord Uther l'ha convito a rinviare la spedizione(venendola a conoscere tramite Jaina) e di tornare a Lorderon. I soldati arrivano trovando le navi distrutte. Arthas dice che sono stati dei mostri a distruggerli e li uccidono. Ma è una mezza verità: Arthas, venendo sapere dell'ordine, ha assunto dei mercenari per aiutarlo a distruggere le navi, perché senza uomini sarebbe stato impossibile sconfiggere Mal'Ganis. Dal momento che le navi sono distrutte, l'unica cosa da fare è affrontare Mal'Ganis. Stabiliscono una base che nello stesso tempo è vicina alla base di Mal'Ganis ed al portale che porta a Frostmourne. Arthas e Muradin vanno a recuperarla, ma sul piedistallo dove si trova vi è questa iscrizione: "Chiunque impugni questa lama dovrà sopportare l'eterno potere. Come la lama lacera la carne, il potere lacera lo spirito." Muradin capisce che Frostmourne è maledetta, ma Arthas dice che sopporterà qualsiasi maledizione per salvare la sua gente. Impugnando la spada, un fulmine uccide Muradin. Con Frostmourne al suo fianco, si reca da Mal'Ganis, che gli parla, ma Arthas gli dice che ora ascolta solo la voce di Frostmourne. Mal'Ganis gli dice che la voce è quella del Signore Oscuro, che gli parla attraverso la lama e gli chiede cosa gli sta dicendo. Arthas risponde:" Dice che il tempo della mia vendetta è giunto." e uccide Mal'Ganis. Arthas inizia a vagare per Northrend, ascoltando la voce di Frostmourne. Poi ritorna nella capitale di Lorderon ed entra nella sala del trono del padre tra i festeggiamenti del popolo. Qui c'è il fatto più drammatico di tutto Warcraft III inclusa l'espansione: Arthas uccide Re Terenas, suo padre. Poi annuncia:"Questo regno cadrà, e dalle sue ceneri sorgerà un nuovo ordine che scuoterà le fondamente del mondo.".

Non-morti

Lorderon è in rovina, cossipure l'aspetto di Arthas. Benchè sia passato solo qualche mese dall'assassinio di suo padre, Arthas sembra un settantenne, forse per l'influenza di Frostmourne. Incontra Tichondrius, un altro Signore delle Tenebre,ma non è suo nemico. Gli dice che uccidendo suo padre ha terminato la prima prova di Ner'zhul, il Re dei Lich,(il "Signore Oscuro" di cui parlava Mal'Ganis) e che ora è il suo campione. Così dopo aver riunito il Culto dei Dannati, Arthas si vede disseppelire Kel'Thudas, il negromante che lui stesso aveva ucciso. Egli riesce a parlagli attraverso il suo spirito senza che gli altri lo sentano. Arthas poi mette i suoi resti in un urna in cui c'erano le ceneri di suo padre e per far ciò uccide Lord Uther. Tichondrius lo avverte che per rescuscitarlo sarà necessario usare il Pozzo Solare Elfico, che si trova a Silvermoon, la capitale di Quel'Thalas, patria degli Alti Elfi. Così Arthas con il suo esercito a Quel'Thalas dove incontra Sylvanas, ranger degli Elfi, che sarà fonte di fastidio per Arthas. La strada per Silvermoon è sbarrata da due cancelli. Arthas passa quello esterno semplicemente abbattendolo, mentre quello interno lo aprirà ricostruendo la Chiave delle Tre Lune, arrivando così a Silvermoon. Nel frattempo, nel Limbo Infernale, Tichondrius ed altri due Signori delle Tenebre discutono fra loro, facendo capire che il Re dei Lich è debole in confronto a Lord Archimonde, il Signore dei Demoni, ed alla Legione Infuocata. Arrivato a Silvermoon, Arthas sconfigge Sylvanas e la trasforma in una Banshee. Poi riesce a superare le difese di Silvermoon è fa risorgere Kel'Thudas. Mentre con i Non-morti vanno su una montagna, Kel'Thudas spiega ad Arthas molte cose: che Il Re dei Lich sapeva che Kel'Thudas sarebbe morto per mano di Arthas, che aveva già scelto come suo campione. Poi gli rileva che è stata completata la prima fase del piano, che consisteva nell'eliminare qualsiasi forma di resistenza. Adesso inizia la seconda fase, che consiste nell'evocare il Signore dei Demoni, che darà inizio all'invasione. Un portale per comunicare con esso lo ha il clan Blackroll, che verrà di nuovo sconfitto. Evocato, Archimonde spiega che lo si dovrà evocare tra tre giorni all'alba sulle colline di Dalaran. Il libro per invocarlo si trova proprio a Dalaran. Ci vadono, ma Lord Anthonidas con due sue fratelli tenta di bloccargli, tentativo che fallisce. Kel'Thudas riesce ad evocare Archimonde, nonostante un ultimo sforzo umano per fermarlo. Archimonde distrugge Dalaran e da inizio all'invasione della Legione Infuocata.

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